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Decreto ambiente: le novità per le imprese nel 2025

Come semplificare la gestione ambientale e sfruttare le opportunità del nuovo decreto

Il Decreto Ambiente, entrato in vigore il 18 ottobre 2024 e convertito in legge lo scorso dicembre, rappresenta un passo importante verso la semplificazione burocratica e la sostenibilità ambientale. Il provvedimento, composto da 12 articoli, introduce nuove norme per favorire l’economia circolare, accelerare le autorizzazioni per progetti strategici e migliorare la gestione delle risorse ambientali.

Le imprese italiane, in particolare le PMI, sono al centro di queste disposizioni, con opportunità e responsabilità che richiedono un approccio consapevole e professionale. Con Testingpoint, puoi garantire la conformità normativa ed evitare i rischi legati a una gestione ambientale inadeguata.

Gestione dei rifiuti: cosa cambia con il decreto?

Una delle novità più significative riguarda la gestione dei rifiuti:

  • Responsabile tecnico semplificato: il rappresentante legale di un’azienda può assumere il ruolo di responsabile tecnico per la gestione dei rifiuti, purché abbia maturato almeno cinque anni di esperienza nel settore. Questa misura riduce i costi e semplifica l’organizzazione interna, soprattutto per le PMI.
  • Rifiuti del verde pubblico: gli scarti derivanti dalla manutenzione delle aree verdi pubbliche sono ora classificati come rifiuti urbani, semplificando le procedure di smaltimento.
  • Albo Nazionale Gestori Ambientali rafforzato: l’introduzione di due nuovi rappresentanti di categoria (autotrasportatori e gestori di rifiuti) aumenta la rappresentatività e rafforza l’intero sistema.

Attenzione: nonostante queste semplificazioni, è essenziale garantire la piena conformità normativa. Errori nella gestione dei rifiuti possono comportare sanzioni significative e danni reputazionali. Testingpoint è al tuo fianco per evitare rischi e semplificare ogni processo.

Bonifica dei siti contaminati e gestione delle acque raffinate

Un altro punto chiave del decreto è lo snellimento delle procedure di bonifica dei siti contaminati. Questo include:

  • Recupero delle aree degradate: interventi mirati a risanare terreni inquinati, spesso abbandonati o lasciati all’incuria.
  • Ottimizzazione delle risorse idriche: promozione del riutilizzo delle acque raffinate per ridurre lo spreco e aumentare la disponibilità delle falde acquifere.

Questi interventi non solo migliorano l’ambiente, ma rappresentano un’opportunità per le imprese di dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e di accedere a finanziamenti o incentivi.

Le 12 Misure del Decreto Ambiente

Il Decreto Ambiente si articola in 12 disposizioni principali, che includono:

  1. Valutazioni ambientali: Accelerazione dei tempi per i progetti strategici.
  2. Tutela dell’ambiente e approvvigionamenti: Maggiore protezione delle risorse naturali.
  3. Gestione della crisi idrica: Misure per ottimizzare l’uso dell’acqua.
  4. Promozione dell’economia circolare: Sostegno a progetti innovativi.
  5. Bonifica e gestione dei siti contaminati: Politiche di risanamento rafforzate.
  6. Supporto al Commissario straordinario per i SIN: Coordinamento per i Siti di Interesse Nazionale.
  7. Difesa del suolo e contrasto al dissesto idrogeologico: Prevenzione e interventi correttivi.
  8. Politiche sostenibili per le infrastrutture: Integrazione di pratiche green.
  9. Censimento degli interventi ambientali: Monitoraggio e trasparenza.
  10. Disposizioni finanziarie: Fondi dedicati alla transizione ecologica.
  11. Entrata in vigore: Adeguamento delle amministrazioni locali.
  12. Potenziamento del ruolo delle Regioni: Maggiore autonomia in situazioni emergenziali.

Ogni disposizione ha un impatto diretto o indiretto sulle imprese, rendendo fondamentale una consulenza esperta per navigare tra le nuove normative.

RAEE e i riferimenti mancanti

Nonostante i progressi, il decreto presenta alcune lacune rispetto alla bozza iniziale. Mancano, infatti:

  • Campagne di sensibilizzazione sui RAEE: l’obbligo per i sistemi collettivi di destinare il 3% dei ricavi a iniziative di comunicazione per promuovere la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici.
  • Sistemi di ritiro RAEE “uno contro uno” e “uno contro zero”: misure che avrebbero agevolato il corretto smaltimento di apparecchiature obsolete.

Queste mancanze sottolineano la necessità di un approccio rigoroso e trasparente nella gestione dei RAEE. Testingpoint offre un supporto completo per garantire che la tua azienda sia in linea con le normative e pronta a cogliere le opportunità del settore.

Perché affidarti a Testingpoint

Il Decreto Ambiente introduce sfide e opportunità per le imprese. Una gestione errata delle nuove disposizioni può portare a sanzioni, ritardi o perdita di finanziamenti. Con Testingpoint, puoi:

  • Garantire la conformità normativa: Assicuriamo che ogni procedura sia svolta correttamente, evitando errori costosi.
  • Semplificare i processi burocratici: Ti guidiamo attraverso le complessità delle autorizzazioni e dei nuovi requisiti.
  • Accedere a incentivi e finanziamenti: Identifichiamo le opportunità che il decreto offre per il tuo settore.

Non aspettare: agisci Ora

Il Decreto Ambiente rappresenta una svolta per la gestione sostenibile delle risorse ambientali. Non lasciare che la complessità normativa ostacoli il tuo business. Contattaci per una consulenza personalizzata e scopri come possiamo aiutarti a sfruttare al meglio le opportunità del 2025

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